L’autonomia finanziaria tra principio pattizio e modello PNRR

Rapporto sulla lezione d’ospite di Gianfranco Postal
 

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L’autonomia finanziaria tra principio pattizio e modello PNRR

Il 12 dicembre 2022 si è svolta una lezione d’ospite da parte di Gianfranco Postal, docente di finanza pubblica multilivello nell’Università di Udine e già magistrato della Corte dei Conti nonché Direttore Generale della Provincia autonoma di Trento. Nell’ambito della lezione sul Diritto dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol della prof.ssa Esther Happacher, Gianfranco Postal ha referito sull’autonomia finanziaria tra principio pattizio e modello PNRR.
All’inizio, il relatore ha sottolineato come non solo per le autonomie, ma per qualsiasi fine dell’età moderna, le finanze pubbliche sono di particolare rilievo come strumenti concreti per la realizzazione dei diritti. Questo assunto si contrasta con il fatto che ogni risorsa è per definizione limitata. In questo contesto ha ribadito l’importanza del principio negoziale nei rapporti bilaterali tra Stato ed autonomia, nonostante una controtendenza legislativa centralista degli ultimi anni, dovuta anche all’emergenza sanitaria e il PNRR.
Le autonomie speciali, e in particolare la Provincia autonoma di Bolzano, si trovano nella difficile situazione di bilanciare la soddisfazione delle specifiche necessità del territorio e l’appartenenza al sistema complessivo, ovvero il contributo agli obiettivi di finanza pubblica dello Stato. A questo fine deve sussistere sufficiente certezza nella previsione finanziaria. Per le autonomie speciali tale certezza si rinviene nei rispettivi Statuti che prevedono una compartecipazione a quota fissa al gettito fiscale riferito al territorio. Nonostante questa certezza, il sistema non difetta di flessibilità grazie alla modificabilità delle norme statutarie sulle finanze con legge statale ordinaria previa intesa.
Il relatore d’ospite ha fatto emergere due punti critici ai quali si dovrà prestare attenzione in futuro. In primis, la necessità di un nuovo Statuto di autonomia che dovrà essere adeguato alle esigenze attuali. Inoltre, le autonomie speciali non hanno, fino ad oggi, la possibilità di influire sulla politica tributaria e non dispongono di uno strumento per discutere le entrate che si riferiscono al proprio territorio.

(© Sophie Mair)


 

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