Aktuelle Entwicklungen zum Recht auf Gebrauch der deutschen und ladinischen Sprache in Südtirol

Gastvortrag von Senator Meinhard Durnwalder • lezione ospite del senatore Meinhard Durnwalder • guest lecture by senator Meinhard Durnwalder

Am 07.12.2020 trug Senator Meinhard Durnwalder zum Thema „Aktuelle Entwicklungen zum Recht auf Gebrauch der deutschen und ladinischen Sprache in Südtirol“ im Rahmen der Autonomierechtsvorlesung von Frau Prof. Esther Happacher vor. Dabei ließ der Vortragende neben seinen Erfahrungen als Senator im italienischen Parlament und Mitglied der 6er- und 12er-Kommission auch seine Erfahrungen als Anwalt einfließen.

Nach einer allgemeinen Einführung sprach Meinhard Durnwalder über die Eintragung in die Berufskammer der Ärzte und Zahnärzte von Ärzten, die nur die deutsche oder die italienische Sprache beherrschen. Während italienischsprachige Ärzte ohne Deutschkenntnisse eingetragen werden und für den Erwerb der Sprachkenntnisse für die Arbeit im Krankenhaus eine Übergangsfrist von drei Jahren erhalten, wurde ursprünglich den nur deutschsprachigen Ärzten die Eintragung verweigert, sodass sie weder im privaten Sektor noch im öffentlichen Gesundheitswesen arbeiten konnten. Nun soll ein eigenes Register, das im Rahmen des Haushaltsgesetzes geregelt werden soll, die Lösung bringen. Des Weiteren erläuterte Meinhard Durnwalder, wie dank einer Reihe von Prozessen nunmehr aufgrund einer Entscheidung des Staatsrats sichergestellt ist, dass bei den Wettbewerben um Stellen im Polizeidienst jene BewerberInnen zum Zug kommen, die entsprechende Sprachkenntnisse aufweisen.  

Die anschließende Diskussion gestaltete sich lebhaft. Dabei ging Meinhard Durnwalder v.a. auf die aktuelle Situation durch COVID-19 ein, die von einer klaren Rezentralisierung geprägt ist und die Regionen wenig bis gar nicht in die Entscheidungen einbezogen sieht. Das sei auch sehr deutlich am Versuch zu erkennen, so der Senator, eine Vormachtsklausel in die Verfassung einzuführen, die dem Staat erlauben würde, einseitig in alle autonomen Zuständigkeiten einzugreifen.

 

Lunedì 7 dicembre 2020 il senatore Meinhard Durnwalder ha tenuto una lezione ospite sul tema „Aktuelle Entwicklungen zum Recht auf Gebrauch der deutschen und ladinischen Sprache in Südtirol“ nell’ambito della lezione di Diritto dell’Autonomia dell’Alto Adige/Südtirol di prof.ssa Esther Happacher. Nella sua relazione, il senatore ha attinto alle sue esperienze di senatore nel Parlamento, componente della Commissione dei 6 e dei 12 e di avvocato.

Dopo un’introduzione generale alla tematica, il relatore ha illustrato la causa dell’iscrizione all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bolzano di medici che parlano soltanto la lingua tedesca o italiana. Per i medici di lingua italiana senza conoscenze della lingua tedesca è sempre stata possibile l’iscrizione all’Ordine dei Medici, permettendo loro poi di esercitare nel privato e di fruire di un termine transitorio di tre anni per acquisire le conoscenze linguistiche necessarie per lavorare in ospedale. Originariamente, l’iscrizione è stata negata ai medici di sola lingua tedesca, impedendo loro in tale maniera di esercitare la loro professione sia nel settore privato sia in quello pubblico. Si spera che il problema si risolverà tramite la previsione di un apposito registro da introdurre con la legge di bilancio. Inoltre, Meinhard Durnwalder ha illustrato come ormai sono garantite le conoscenze linguistiche necessarie da parte del personale delle forze dell’ordine assunto per concorso. Questo è il risultato di una serie di processi decisi in modo favorevole dal Consiglio di Stato.

Gli studenti hanno partecipato in modo attivo alla discussione seguente l’intervento. In questa occasione, Meinhard Durnwalder ha soprattutto parlato della situazione legata alla pandemia da COVID-19, caratterizzata da una chiara ricentralizzazione che lascia le regioni senza coinvolgimento adeguato nelle decisioni dello Stato centrale. Questo si percepisce chiaramente anche nel tentativo di introdurre una clausola di supremazia nella Costituzione, permettendo così l’intervento unilaterale dello Stato in competenze autonome.


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