Giovedì 4 dicembre 2025, nell’ambito del corso di Diritto Costituzionale I, si è tenuta la lezione d’ospite dal titolo La separazione dei poteri nella giurisprudenza costituzionale: sviluppi recenti, tenuta dalla Prof.ssa Michela Manetti, ordinaria di Diritto Costituzionale presso l’Università di Siena e direttrice della rivista Giurisprudenza costituzionale.
La relazione ha offerto una riflessione sulla portata e l’attualità del principio di separazione dei poteri, cardine della Repubblica democratica, esaminato alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale e delle prassi costituzionali che ne influenzano l’evoluzione. È stato sottolineato come la Costituzione italiana, pur definendo molte competenze, lasci volutamente margini di flessibilità, affidando spesso alla Corte la soluzione dei conflitti tra poteri.
Un punto centrale della lezione ha riguardato le convenzioni costituzionali, intese come prassi non giuridicamente vincolanti ma essenziali per il corretto funzionamento dell’ordinamento. Quando la Corte è chiamata a pronunciarsi su questioni che presuppongono tali prassi, può attribuire loro un valore giuridico, trasformandole di fatto in regole costituzionali e generando una tensione tra autonomia politica degli organi costituzionali e controllo giurisdizionale.
A titolo esemplificativo, è stata richiamata la sentenza n. 1/2013 relativa alle intercettazioni indirette del Presidente Napolitano, nella quale la Corte costituzionale ha riconosciuto al Capo dello Stato una funzione di “armonizzazione” dei rapporti tra i poteri, confermando una prassi di intervento riservato oltre quanto espressamente previsto dal testo costituzionale.
La lezione si è conclusa con un cenno alle possibili implicazioni della riforma della giustizia, che potrebbero incidere sull’equilibrio complessivo dei poteri dello Stato.
Si ringrazia la Prof.ssa Michela Manetti per il prezioso intervento.
© Nora Gamper
