Il 30 ottobre 2025 Gianfranco Postal, già magistrato della Corte dei conti e Direttore generale della Provincia autonoma di Trento e attualmente docente di Scienze di finanza multilivello nell’Università di Udine ha tenuto una lezione d’ospite, affrontando il tema dell’autonomia finanziaria delle Province autonome e delle regioni a statuto ordinario, alla luce dei vincoli europei ed economici, della riforma fiscale e del rapporto con i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP).
In apertura, il Relatore ha illustrato il quadro delle principali entrate dello Stato e delle Regioni così come i principali condizionamenti derivanti dal diritto dell’Unione europea, tra cui in particolare l’equilibrio di bilancio. Dopo avere analizzato i caratteri comuni della finanza negli Statuti speciali, ha evidenziato il sistema territoriale integrato di finanza pubblica che caratterizza l’autonomia finanziaria delle due Province autonome di Trento e di Bolzano. Ha anche sottolineato che, mentre l’autonomia di spesa è consolidata, l’autonomia di entrata e cioè la potestà legislativa tributaria sia fortemente condizionata dall’armonia con il sistema tributario statale.
In questo contesto, il Relatore ha richiamato l’attuale riforma fiscale e suoi riflessi sull’autonomia finanziaria. La riforma prevede una revisione complessivo del sistema tributario, inclusi IRPEF, IVA e IRAP e conferma un impianto fortemente centralizzato. Di conseguenza, gran parte della fiscalità autonoma resta vincolata alla politica tributaria dello Stato.
Nella parte conclusiva, il Prof. Postal ha analizzato il collegamento tra autonomia finanziaria e LEP, intesi come concretizzazione dei diritti civili e sociali garantiti dalla Costituzione. Ha sottolineato che, mentre per le regioni ordinarie i LEP significano fabbisogni e costi standard, per le Regioni a Statuto speciale la loro attuazione deve avvenire secondo gli Statuti e le relative norme di attuazione. La relazione si è chiusa con una riflessione positiva: le autonomie speciali dispongono già di strumenti e risorse sufficienti a garantire i diritti e i livelli essenziali di prestazione, purché si mantenga l’equilibrio tra responsabilità finanziaria e libertà di scelta, nel rispetto del principio pattizio.
© Amy Bugnoli
